Ogni giorno i prodotti in promozione nei supermercati sono sempre meno. Secondo dati statistici le famiglie tagliano la quantità di alimenti comprati nel carrello per andare sempre più spesso nei discount. Ecco questi sono i primi cambiamenti sulla struttura della spesa fatta dagli italiani. Dopo gli effetti ancora presenti del post pandemia, ecco anche l’impatto del calo della spesa alimentare. Esso è causato da pasti fuori casa e da rincari eccessivi delle bollette.
Inoltre, il taglio delle promozioni è negativo per le famiglie che si organizzano al meglio nella loro spesa settimanale seguendo gli sconti dei prodotti. Le promozioni vengono decise dalla Gdo e dall’industria di marca che decidono fra loro offerte e scontistica da applicare. In sostanza, è troppo rischioso guadagnare poco di questi tempi se lo sconto è consistente. I consumatori, dopo il taglio delle promozioni, hanno ridotto significativamente il volume dei loro acquisti.
Questo problema non tocca solo l’Italia, ma anche la Spagna, dove c’è appunto la proposta anti-inflazione della vicepremier Yolanda Díaz. Tale proposta prevede un paniere di base con prezzi bloccati, forse impraticabile per le associazioni di categoria. In poche parole, per la vicepremier servirebbe congelare i prezzi dei prodotti di prima necessità. I responsabili sarebbero i grandi distributori che hanno margine di poter diminuire gli utili periodicamente senza troppe conseguenze negative. Un metodo che permetterebbe di tutelare le famiglie e di evitare impatti insostenibili per i produttori.