Con ecocidio si intende la distruzione di un qualsiasi ambiente naturale in modo consapevole, come gli incendi che distruggono la foresta Amazzonica. Per quanto ci si renda conto che queste azioni siano veri e propri crimini, punire i colpevoli è ancora difficile. questo perché l’ecocidio non è stato ancora riconosciuto come reato dalla Corte Penale Internazionale.
Questo è l’obiettivo che si pone dal 2017 la campagna Stop Ecocide International in cui sono riuniti anche avvocati ed esperti di diritto. Grazie a mobilitazioni come lo sciopero globale per il clima di New York in occasione della Climate Week e altri eventi, negli ultimi anni sono stati compiuti passi avanti nel raggiungere questo obiettivo.
Oggi è grazie ai rapporti allarmanti dell’Ipcc e ai nuovi movimenti ambientalisti che la coscienza ambientale ha ricevuto uno slancio in grado di dare nuova vita anche a battaglie considerate estreme. Tra queste c’è anche quella che vuole portare al riconoscimento dell’ecocidio come reato.
Nel mese di luglio del 2021, il Parlamento francese ha approvato la Loi Climat et Résilience, una legge che, seppur considerata vecchia dai gruppi di cittadini che si erano battuti per averla, introduce il reato di ecocidio che prevede fino a 10 anni di reclusione e 4,5 milioni di euro di multa per chi lo commette a livello internazionale.
In Svezia, invece, si parla di ecocidio fin dagli anni ’70, ma hanno sollecitato il lavoro coordinato da Stop Ecocide per elaborare una definizione che potesse essere considerata dalla Corte Internazionale dell’Aja. Nel giugno 2021 si è arrivati alla conclusione che con il termine ecocidio ci si riferisce ad “atti illeciti o deliberati commessi con la consapevolezza che ci sia una sostanziale probabilità che tali atti causino un danno grave e diffuso o a lungo termine all’ambiente“.
Per far sì che la proposta venga accolta dalla Corte Penale Internazionale almeno due terzi dei Paesi che ne hanno accettato la giurisdizione devono riconoscere l’ecocidio come reato. Su un totale di 82 sono solo una ventina quelli che ne stanno parlando.