Covid: un guarito su tre non ha più anticorpi dopo un anno

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Aver contratto il Sars-Cov-2 una volta non rende immuni da nuove infezioni mentre vaccinarsi dopo la guarigione aumenta la protezione. Non si tratta di una novità, ma un recente studio spagnolo ha confermato la maggiore efficacia della vaccinazione in chi ha precedentemente contratto il virus. Lo studio ha anche messo in luce come circa il 36% dei guariti potrebbe essere sprovvisto di anticorpi a distanza di un anno.

La ricerca, pubblicata sulla rivista BMC Medicine, è stata condotta da un gruppo di ricercatori del Barcelona Institute for Global Health e ha coinvolto più di mille individui spagnoli tra i 43 e i 72 anni. I partecipanti sono stati sottoposti a un test sierologico alla fine del primo lockdown spagnolo nel 2020 e testati esattamente un anno successivo, 6 mesi dopo l’arrivo dei vaccini.

I dati raccolti hanno permesso di valutare la quantità di anticorpi presenti nell’organismo di ogni individuo, relazionandola anche con il loro status vaccinale e con la passata infezione. Dei partecipanti solo 64 non si erano sottoposti a vaccinazione nel corso dello studio e solo 43 di loro risultavano ancora positivi al sierologico.

Per 8 di loro non è stato possibile determinare i livelli di anticorpi mentre per i restanti 13 questi erano completamente spariti. Il 20,3% dei partecipanti non vaccinati era quindi privo di anticorpi contro il Sars-Cov-2, il 36% se si considera anche coloro per cui non è stato possibile determinare il titolo anticorpale. L’assenza di anticorpi è risultata molto più comune nei partecipanti che erano risultati asintomatici nella prima infezione.

Per quanto riguarda i vaccinati, solo il 2% non presentava anticorpi e solo l’1% aveva contratto l’infezione dopo la vaccinazione. Questi dati però non permettono di trarre conclusioni a distanza di un anno in quanto la vaccinazione era cominciata circa 6 mesi prima dalla seconda rilevazione. Tra di loro, però, il titolo anticorpale era maggiore in coloro che si erano vaccinati dopo aver contratto l’infezione.

I nostri dati sottolineano l’importanza della vaccinazione anche per le persone che sono state già infettate in precedenza, e confermano che l’immunità ibrida è superiore e più duratura. Questo significa che chi è stato vaccinato ma non è mai stato infettato ha probabilmente bisogno di una dose booster prima di chi invece ha anche contratto il virus.

Marianna Karachaliou, ricercatrice che ha partecipato allo studio

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