Il conflitto tra Ucraina e Russia ha messo in luce la forte dipendenza dell’Unione Europea dai combustibili fossili, portando alla necessità di trovare fonti energetiche alternative in seguito all’aumento dei prezzi. Una delle possibili vie di risparmio è quella della riduzione dei consumi e, nel Nord Europa, sta diventando popolare la giornata senza auto.
Uno studio commissionato dal network europeo per una mobilità urbana a zero emissioni, il Clean Cities Campaign, ha mostrato come l’iniziativa, diventata popolare negli anni ’50, è un metodo molto rapido per ridurre i consumi di petrolio nel breve periodo. Questa incoraggia i cittadini a muoversi a piedi, in bicicletta o tramite mezzi pubblici.
Secondo una stima di questo studio, una giornata senza automobile nelle più grandi città europee permetterebbe di far risparmiare tra i 534 e i 932 mila barili di petrolio, oltre a ridurre l’inquinamento dell’aria.
Se dovesse diventare un evento settimanale si potrebbe ridurre il consumo di petrolio per il trasporto urbano in Europa e Regno Unito del 3-5% circa, che avrebbe un impatto buono se non migliore del lavorare da casa per tre giorni a settimana. Il primo evento si è tenuto a Bruxelles il 18 settembre riducendo fino al 90% la quantità di particelle nocive nell’atmosfera.
I car-free days sono un primo passo efficace per rispondere alla crisi energetica in corso. Parallelamente, però, governi e enti locali possono e devono lavorare per offrire una vera alternativa allo spostamento in auto, dando spazio e sicurezza a chi vuole spostarsi in bicicletta e a piedi in città, creando un sistema di trasporto pubblico più efficace, frequente e diffuso, sistemi di mobilità condivisa.
Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria