Un miracolo è stato compiuto! Non c’è nulla di trascendentale, ma il merito è della scienza che ha consentito la rinascita di una donna. Grazie alle protesi bioniche multiarticolate, vera eccellenza biomedica, una donna è riuscita a recuperare l’uso delle mani.

Si tratta di protesi di ultima generazione, queste hanno donato a Valentina Ptizalis la possibilità di riavere la funzionalità delle mani. La donna, sopravvissuta a un femminicidio risalente a 10 anni fa, ha potuto sostituire le sue vecchie mani mioelettriche con queste protesi di ultima generazione. L’installazione miracolosa è avvenuta a Torino grazie alla professionalità dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide.

Questo è accaduto purtroppo anche a Paola, una donna di 60 anni che ha perso le mani a seguito di un’infezione. Ha quindi deciso di usare protesi bioniche multiarticolate al posto delle mani mioelettriche che aveva in precedenza. La progettazione delle protesi, svoltasi sempre all’Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino, si è basata su numerosi dati per riuscire a fare un lavoro certosino e anatomicamente proporzionato. Un accorgimento anche per un’estetica migliore.

 

Siamo molto contenti del risultato e di come Paola sta affrontando questa nuova fase della sua vita. La mano offre 14 prese personalizzabili, rendendo possibili i gesti quotidiani e una sempre maggiore autonomia.

Roberto Ariagno, direttore dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide

 

 

Le batterie sono ricaricabili rapidamente con cavo Usb. Poi serve un periodo di allenamento con le nuove protesi per acquistare la dovuta familiarità con le mani bioniche. Queste possono essere impostate su 14 diversi modelli di presa, si applicano come un guanto senza intervento chirurgico. Le mani bioniche sono personalizzate e le loro multi-articolazioni avvengono attraverso sensori e movimenti muscolari dell’avambraccio.