La musica può essere definita come una magia e fa bene al cervello. Un recente studio afferma che l’insegnamento della musica a scuola sarebbe ancor più positivo rispetto alla storia, all’italiano e alla geografia. Gli studiosi hanno analizzato i vantaggi avuti dagli allievi che frequentano ore di musica scolastiche. Ecco i principali benefici:
- imparare la musica stimola positivamente le funzioni del cervello e cognitive. Importante per l’apprendimento anche delle altre materie
- la musica ha un impatto davvero buono e diretto sui risultati di apprendimento espressi in voti e in esami
- esistono anche risultati non misurabili come empatia, comportamento pro-sociale e controllo emotivo
Inoltre, ci sono strumenti davvero popolari nella musica. La prima è la chitarra classica. Uno strumento facilmente accessibile, anche dal punto di vista economico. Un ottimo strumento di aggregazione. Il secondo è il flauto dolce usato come strumento didattico alle elementari, alle medie e anche alle superiori. È veloce e facile da imparare.
Al terzo posto il violino, uno fra i più affascinanti. Viene impiegato in molti generi musicali e contesti artistici, anche a livello popolare. È diffuso a livello mondiale. Poi c’è il basso: fondamentale per una canzone eseguita in gruppo. Può dar vita a un buon groove insieme alla batteria.
La tastiera sostituisce agevolmente l’antico pianoforte riproducendo suoni con effetti e musicalità più moderna. Un modo ideale per spaziare fra i generi. C’è poi l’ukulele, quasi uno strumento di gioco sbarazzino, ma che riesce anche a riprodurre nostalgiche melodie estive. Ha 4 corde, è facile da imparare ed è molto amato. L’infanzia è l’età ideale per imparare uno strumento musicale, ma c’è sempre tempo per poter cominciare e recuperare. La musica non ha età!