In uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy Sciences (PNAS), un gruppo di ricercatori ha confermato l’esistenza della lonsdaleite, un raro diamante dalla forma esagonale, all’interno di frammenti di meteoriti di ureilite provenienti probabilmente dalla collisione tra un pianeta nano e un asteroide.
È a tutti gli effetti un minerale con potenzialità aliene: secondo i ricercatori, grazie alla sua particolare struttura esagonale, la lonsdaleite è più dura del 58% rispetto ai diamanti terrestri. C’è un’oggettiva difficoltà di identificazione di un materiale come questo: poiché non si forma naturalmente sulla Terra la lonsdaelite è stata identificata ufficialmente solo in rari meteoriti di ureilite, il che rende difficile scoprire le origini del materiale stesso.
La particolarità di questa scoperta è che gli studiosi affermano non solo di avere trovato veri cristalli di lonsdaleite ma, soprattutto, di avere trovato i più grandi cristalli di lonsdaleite finora rinvenuti.
Evidentemente, dobbiamo dimenticarci i grandi diamanti della corona della Regina del Regno Unito: quando i ricercatori hanno descritto i cristalli come “i più grandi di questo tipo finora conosciuti”, hanno spiegato anche che le dimensioni arrivano, al massimo, fino a un micron e che comunque sono diamanti -“molto, molto più sottili di un capello umano“.
Lo studio è pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences
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