Uno studio recentemente pubblicato attesta che la carenza di vitamina B12 e l’eccesso di omocisteina nel sangue possano danneggiare cellule endoteliali. Queste ultime formano uno strato della parete dei vasi sanguigni con un aumento dei radicali liberi, collegati all’episodio di emicrania.
Gli universitari di Istanbul hanno svolto uno studio. Un modo per capire meglio il legame tra vitamina B12 e la frequenza di attacchi di emicrania e il loro grado di dolore. Lo studio riguarda 127 pazienti con emicrania e 45 persone sane. I fattori analizzati sono stati: emicrania, durata degli attacchi, gravità del dolore e localizzazione del mal di testa. Ecco che i ricercatori hanno considerato bassi livelli di vitamina B12, se sotto a 300 nanogrammi/litro di sangue.
I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi, secondo la frequenza degli attacchi. Ci sono quindi attacchi episodici infrequenti, episodici frequenti e cronici. L’emicrania cronica è individuata come un mal di testa di oltre 4 ore per 15 o più giorni al mese per 3 mesi. Si è riscontrato che i livelli di vitamina B12 nei pazienti con emicrania erano più bassi a confronto del gruppo di controllo. Anche quelli dei pazienti con forma cronica di emicrania sono stati inferiori a quelli con emicrania meno frequente.
Se la vitamina B12 è più bassa, in pratica, c’è una maggiore frequenza di dolore. Gli autori dello studio ipotizzano che una carenza di vitamina B12 sia possibile nel caso di emicrania cronica per l’utilizzo frequente di analgesici. Questi possono disturbare l’assorbimento di tale vitamina. Altri studi dovranno comunque confermare tale teoria.