La deforestazione sta colpendo anche diverse aree boschive antiche della Romania. Queste zone protette stanno venendo abbattute allo scopo di produrre pellet per il riscaldamento. L’allarme è stato lanciato da una Ong Americana, l’Environmental Investigation Agency, la quale ha denunciato la distruzione delle ultime foreste incontaminate in Europa.
Sembra che circa il 35-40% del pellet prodotto negli impianti romeni provenga da aree forestali protette . L’indagine si è basata su un sistema di tracciamento del legno per un anno intero e che ha permesso di stimare un volume di legname trattato di oltre 7 milioni di metri cubi l’anno.
Mentre il disboscamento della foresta pluviale amazzonica ha commosso il mondo, quasi nessuno si rende conto che l’Europa ha un patrimonio di foreste vergini che sono altrettanto importanti. I rischi che stanno correndo rimangono una storia non raccontata.
David Gehl dell’Environmental Investigation Agency
Con il rincaro dei prezzi dell’energia la situazione potrebbe addirittura peggiorare, portando la Romania ad allentare le restrizioni ai disboscamenti come ha fatto anche l’Ungheria. Il Parlamento Europeo, il 13 settembre ha votato la revisione della direttiva europea sulle energie rinnovabili, chiedendo una riduzione graduale della quota di legno primario considerato come fonte rinnovabile di energia.