Il rover Perseverance ha trovato delle rocce su Marte che contengono molecole organiche, le quali, secondo la NASA, potrebbero essere una possibile prova dell’esistenza di una forma di vita passata sul pianeta rosso. I responsabili della missione lo hanno annunciato tramite conferenza stampa online.
Le molecole, di tipo non biologico, sono state trovate in campioni di roccia nel cratere Jezero e comprendono una varietà di composti formati principalmente da idrogeno, carbonio e ossigeno. Sono quindi molecole che potrebbero avere la funzione di mattoncini per molecole biologiche. Già nel 2013 e nel 2018 sono state trovate altre molecole che contenevano elementi associati alla vita dalla sonda Curiosity.
Gli esperti del JPL (Jet Propulsion Laboratory) della NASA precisano che queste molecole possono essere state originate da processi chimici non necessariamente biologici. Delle 12 rocce collezionate dal rover, quelle che contengono queste molecole sono 4 che sono rocce sedimentarie.
Le ultime 4 rocce raccolte nel cratere comprendono soprattutto carbonio, idrogeno e ossigeno, ma contengono anche azoto, zolfo e fosforo. Queste molecole possono essere state prodotte da processi estranei a delle forme di vita. Le analisi di questi minerali sono state effettuate dallo strumento Sherloc, equipaggiato con la telecamera Watson.
Quasi sicuramente si avranno risposte in merito quando le rocce raggiungeranno il pianeta tramite la missione di recupero dei campioni che potrebbe partire tra il 2027 e il 2028, raggiungendo la Terra nel 2033.