I prezzi dei beni di prima necessità non vanno toccati: tale concetto si è prolungato per decenni. Un modo per rendere accessibili tali beni a tutte le famiglie che ne hanno quotidianamente bisogno. Gli alimenti che non possono mancare sulla tavola italiana sono il latte e i suoi derivati, la frutta, la verdura, le uova e la farina. Quest’ultima porta ovviamente alla realizzazione della pasta e del pane, che sta avendo un periodo di forte instabilità del prezzo al dettaglio. Tra le cause, la crisi energetica, in primis. Tale situazione potrebbe mettere in grave difficoltà migliaia di aziende e milioni di famiglie, già alle prese con un rincaro delle bollette davvero notevole.

L’allarme sul pane riporta un quadro drammatico che descrive al meglio su come l’instabilità energetica internazionale incida sull’economia italiana. Le vittime sono i contribuenti. Per le industrie del settore il costo delle bollette è cinque volte superiore e quindi le misure prese sono drastiche. Si ricorrere alla cassa integrazione o allo spegnimento dei macchinari con chiusura prolungata dopo lo stop del periodo estivo.

I costi di gestione sono sempre in costante crescita. Così le aziende si ritrovano costrette a fermare il loro lavoro o ad alzare il prezzo del pane. Quest’ultima è una soluzione già applicata a decine di alimenti e bevande, i cui costi hanno raggiunto le stelle. Si prevede che l’aumento del prezzo del pane, nello specifico, arriverà a toccare il record di 6 euro al kg.