Il cambiamento climatico, secondo gli scienziati, porterà a un progressivo aumento della durata dei periodi caldi, al punto da comportare un sempre maggiore scioglimento dei ghiacciai. Nel primo fine settimana di settembre, la calotta della Groenlandia ha subito un calo del 35%, quello che gli scienziati hanno definito “il più grande evento di fusione verificatosi a settembre.
Solitamente nei primi giorni di settembre le temperature cominciano a calare, ma così non è stato. Il Paese ha visto un’estate abbastanza fredda e umida, ma lo scorso fine settimana la Groenlandia è stata investita da un’ondata di caldo che ha causato un aumento delle temperature e, conseguentemente, lo scioglimento di parte della calotta glaciale.
Il risultato è la perdita di decine di miliardi di tonnellate di ghiaccio che potrebbero contribuire all’aumento dei livello dei mari. Generalmente un fenomeno di questo genere si verifica nel mese di luglio, mentre a settembre si ha, normalmente, la perdita solamente del 10% dei ghiacci. Tra venerdì e lunedì sono state raggiunte temperature di circa 20°C, molto più alte delle normali temperature.
Il tipo di scioglimento che si vede tipicamente in piena estate . Questo evento dimostra come il riscaldamento globale non solo aumenti l’intensità ma anche la durata della stagione di scioglimento dei ghiacciai.
Maurice van Tiggelen, scienziato polare dell’Università di Utrecht nei Paesi Bassi