Con l’aumento progressivo delle temperature medie causate dal cambiamento climatico gli incendi boschivi e le ondate di calore saranno sempre più frequenti. Questo porterà a un peggioramento della qualità dell’aria che avrà delle conseguenze sulla salute umana e che causerà, insieme all’inquinamento, quello che l’OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale), un organo dell’ONU, definisce “contraccolpo climatico”.

Il bollettino annuale dell’OMM sull’impatto che i fumi prodotti dagli incendi boschivi in Nord America e in Siberia hanno avuto nell’aumento di PM 2,5, ovvero il particolato fine che si disperde nell’atmosfera e che è dannoso per la salute umana.

Si prevede che il riscaldamento globale provochi un aumento degli incendi boschivi e dell’inquinamento atmosferico che essi causano, anche se le emissioni sono basse. Abbiamo osservato questo processo durante le ondate di calore in Europa e in Cina di quest’anno, quando le condizioni atmosferiche stabili, il forte soleggiamento e i venti deboli hanno favorito alti livelli di inquinamento.

Petteri Taalas, segretario generale dell’OMM

Negli ultimi due anni, la diminuzione di incendi di savane e praterie ha creato una tendenza a ribasso nella superficie totale annua bruciata, anche se, su scala continentale ci sono tendenze all’aumento in Nord America Occidentale, Australia e Amazzonia. Ma c’è stato anche un aumento insolito di PM 2,5 in Canada, Stati Uniti e Siberia tra luglio e agosto 202.

Questi fenomeni continueranno a peggiorare con un conseguente peggioramento della qualità dell’aria a causa dell’ozono troposferico. Questo porterà maggiori problemi alla salute delle persone. Questo fenomeno potrebbe essere più evidente in Asia dove vive circa un quarto della popolazione mondiale.