Il cervello di un mammifero e quello di un rettile hanno strutture cerebrali diverse, nonostante gli antenati in comune. Per attestare questo, gli studiosi hanno dovuto prendere in esame il drago barbuto. Si è sempre creduto che il cervello di un mammifero fosse la versione “migliorata” di quello di un rettile, ma questa ricerca sottolinea ben altro.
Il drago barbuto fa parte della famiglia degli agamidi. Comprende oltre 300 specie diffuse in Africa, Asia, Australia ed Europa meridionale. Questo tipo di rettili può raggiungere a fatica i 60 cm. La coda rappresenta più di metà del loro corpo. L’arrampicamento è il loro forte e stanno gran parte del tempo appollaiati sugli alberi. La loro attività principale è il basking, o meglio prendere il sole per la regolarizzazione della temperatura del loro corpo.
Lo studio ha utilizzato una tecnica di analisi molecolare dal nome RNA tanscrittasi. Ecco che gli scienziati sono riusciti a tracciare un catalogo molecolare: oltre 280mila cellule nel rettile e 233 tipi distinti di neuroni. I cervelli dei rettili e dei mammiferi hanno antenati in comune, ma il cervello ha una struttura diversa in entrambe le specie. Insomma, il cervello dei mammiferi non è un miglioramento di quello dei rettili, ma entrambi hanno percorso strade evolutive diverse.