L’ora legale può aiutare a combattere la crisi energetica?

Come ogni anno, il 30 ottobre si dovrebbero spostare le lancette dell’orologio di un’ora indietro. Negli ultimi tempi si è pensato di eliminare l’ora legale, ma, alla luce della crisi energetica attuale, con un aumento vertiginoso dei costi delle materie prime, si sta considerando l’idea opposta, ovvero quella di mantenerla e rinunciare all’ora solare. Ma può essere davvero utile?

La Società italiana di medicina ambientale (Sima) ha fatto richiesta al governo di mantenere l’ora legale per tutto l’anno. Alla base di questa richiesta ci sono alcuni dati. Per prima cosa nei mesi in cui c’è stata l’ora legale è stata risparmiata una quantità di energia elettrica pari a 420 milioni di kilowattora, ma, allo stesso tempo, una quantità pari a 200 mila tonnellate di CO2 non è stata immessa nell’atmosfere.

Stando a questi dati, mantenere l’ora legale potrebbe consentire un certo risparmio energetico, ma anche avere degli effetti positivi sulla salute delle persone. Il cambio dell’ora comporta anche un’alterazione del ciclo sonno-veglia, causa di nervosismo, sbalzi d’umore, stanchezza e addirittura depressione per diverse persone. Effetti che si possono riscontrare anche quando a marzo si passa dall’ora solare a quella legale.