Fin dagli anni 80 nel sito archeologico di Sanxingdui, sito noto per le fosse sacrificali legato all’antico regno di Shu nel sud-est della Cina, sono stati ritrovati oltre 14’000 reperti con una datazione di 3000 anni. Gli archeologi hanno riportato la scoperta di una grande statuetta di bronzo raffigurante una curiosa bestia mitologica.

La creatura presenta una testa con un corno sul quale si trova una più piccola statua di bronzo raffigurante un uomo in piedi che indossa una lunga tunica. Sul corpo della bestia è poi inciso un albero. Rispetto agli altri reperti raffiguranti creature mitologiche, quest’ultimo è molto più grande e più completo mai trovato in quegli scavi. La statuetta è alta circa un metro e ha una lunghezza di un metro.

L’albero è inciso direttamente su di esso e può essere inteso come l’albero sacro adorato dalla popolazione Sanxingdui o può essere considerato come una sorta di presenza divina.

Zhao Hao, archeologo

Dagli scavi di Sanxingdui gli archeologi hanno portato alla luce molti reperti curiosi come un paio di maschere in oro e un altare in bronzo lo scorso anno. Ci sono poi altri manufatti in bronzo con incisi draghi o mucche e piccole sculture in avorio. Non sono però ancora stati ritrovati resti umani.

L’artigianato, la forma e il contenuto di questi cimeli sono molto complesse e ricche di informazioni archeologiche.

Xu Feihong, docente all’Università di Shanghai e supervisore degli scavi