Nonostante siano passati parecchi milioni di anni dall’ultimo grande asteroide che ha colpito la Terra, si sta lavorando a possibili sistemi di difesa in caso di una nuova minaccia proveniente dallo spazio. La NASA cercherà nelle prossime settimane di colpirne uno per valutare come questi potrebbero essere deviati.
L’Agenzia Spaziale, in un progetto congiunto con il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) cercherà di colpire l’asteroide Dimorphos, che orbita attorno a un secondo asteroide più grande chiamato Didymos, con una navicella chiamata DART (Double Asteroid Redirection Test) allo scopo di vedere come questo reagirà all’urto.
Questo avverrà nel momento in cui gli asteroidi saranno a circa 11 milioni di chilometri dalla Terra, in modo da facilitare l’osservazione tramite i telescopi di tutto il mondo per capire come cambierà la traiettoria dopo l’impatto con DART che si schianterà addosso a Dimorphos con una velocità di circa 24.140 km/h.
Se tutto va secondo i calcoli, l’impatto cambierà la sua orbita di poco la sua orbita, ma la sua traiettoria dovrebbe invece essere influenzata significativamente. In caso di successo, questo potrebbe diventare il principale metodo di difesa della Terra dalla minaccia di enormi asteroidi vaganti per l’universo.
L’impatto previsto per il 26 settembre potrà essere seguito in diretta sul sito della NASA o sui suoi canali Facebook, Twitter e Youtube.