Gli scienziati si sono sempre chiesti perché due pianeti come Urano e Nettuno siano così diversi nella loro colorazione. Eppure, nonostante siano entrambi freddi, formati da ghiaccio e gas con composizioni chimiche simili e con delle masse simili, Nettuno presenta una colorazione blu più intensa e scura di Urano.
Un gruppo di fisici planetari guidati da Patrick Irwin dell’Università di Oxford sembra aver trovato quella che potrebbe essere la soluzione al dilemma. Grazie a una serie di osservazioni tra cui quelle effettuate con il telescopio spaziale Hubble e il telescopio Gemini North delle Hawaii, è stato possibile trovare degli strati di metano su entrambi i pianeti.
Questa molecola è in grado di assorbire la radiazione visibile che cade nella regione del rosso e quindi riflettere indietro la radiazione blu. La differenza delle due colorazioni però dipende dallo spessore di questo strato di metano che è più sottile su Nettuno e ciò permette di avere una colorazione blu più intensa.
Il motivo per cui questo strato di metano sia più spesso su Urano è ancora solo un’ipotesi. Secondo uno degli autori dello studio, parte del metano presente su Nettuno potrebbe essersi disperso nello spazio quando, all’inizio della sua vita, ha subito un forte impatto che ha causato il suo originale moto di rotolamento.
Questa ipotesi però non è accettata dalla comunità scientifica. Per esempio Erich Karkoschka dell’Università dell’Arizona sostiene, invece, che i due pianeti potrebbero essere abbastanza diversi fisicamente da avere due colorazioni e due atmosfere diverse.