Il 1 luglio è entrato in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica tra i forfettari. Inoltre, anche per coloro che nel 2021 hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 25mila euro. Per il resto l’obbligo entrerà in vigore dal 1 gennaio 2024. Per sapere come i liberi professionisti e le ditte individuali abbiano preso la notizia dell’adozione del regime forfettario, si è svolta un’indagine. Si tratta dell’indagine Nielsen commissionata da Aruba, leader italiano nei servizi certificati elettronici, fra cui la fatturazione elettronica.
Dall’indagine si attesta che il 40% sia molto o abbastanza favorevole, il 36,5% si professa abbastanza o molto contrario. Il rimanente 23,5% è indifferente o poco interessato. I più favorevoli sono i giovani professionisti (18-34 anni), quelli invece meno propensi sono gli over 55. Si ritiene che i vantaggi della nuova normativa siano ottimizzazione della gestione fatture e il contrasto all’evasione fiscale.
Tra i benefici ci sono l’obiettivo della demateralizzazione dei documenti, maggiore sicurezza e diminuzione degli errori. Un professionista su tre invece si dichiara preoccupato di dover affrontare costi aggiuntivi e di dover imparare il funzionamento di processi nuovi. Altri dubbi sono relativi al bisogno di modificare l’attuale processo di gestione delle fatture e al rischio di incorrere in sanzioni. Inoltre, di complicare i rapporti con clienti e fornitori.
Dai dati dell’indagine più di un terzo dei professionisti emette già fatture elettroniche e nel 77% dei casi lo fa in prima persona. Chi si rivolge a un commercialista è poco più del 21% del campione esaminato da Nielsen. Dall’indagine viene fuori che la velocità di gestione delle fatture è il primo motivo di scelta di un servizio di fatturazione elettronica. Poi c’è il supporto tecnico online via chat e infine la visione grafica chiara dell’attività. L’83% dei professionisti relativi alla nuova normativa emette fino a 50 fatture l’anno, il 10,5% fino a 100 e solo il 6,5% supera le 100.
La fatturazione elettronica è oramai parte integrante di un processo di digitalizzazione capace di ridurre i costi amministrativi delle imprese e consentire un risparmio di tempo, spazio e sicurezza di archiviazione.
Gabriele Sposato, Direttore Marketing di Aruba