L’estate 2022 è stata letteralmente di fuoco. Mesi estivi di caldo estremo senza precipitazioni per lungo tempo quasi in tutta Europa. Ciò ha causato un grave problema di siccità. Una possibile soluzione potrebbe essere la pioggia artificiale chiamata cloud seeding (semina delle nuvole). Questa invenzione da sogno è partita con il chimico americano Vicent Joseph Schaefer che ha inventato proprio la semina delle nuvole. Tale invenzione fu brevettata nel 1951. Una tecnica che permette di cambiare il tempo a piacimento creando pioggia o neve.
L’invenzione è stata fin dalla sua nascita essenziale per la gestione delle risorse idriche mondiali. Fra i più talentuosi meteorologi nordici c’è Tor Bergeron che fece la prima descrizione del processo di formazione delle precipitazioni nelle nubi miste e fredde. Con un altro meteorologo di nome Walter Findeisen, insieme, hanno presentato una teoria. Questa si basa sulla coesistenza di gocce d’acqua super raffreddata e cristalli di ghiaccio nelle nubi. Insomma, il risultato è la formazione di embrioni di ghiaccio che generano fiocchi di neve o gocce di pioggia.
Inoltre, Schaefer ha dato vita al processo di Wegener-Bergeron-Findeisein. In pratica, degli esperimenti per verificare la capacità di stimolare i cristalli di ghiaccio in un congelatore. Si può fare tramite l’introduzione di sostanze come talco, sale, polvere e altro ancora. Tali esperimenti poi nel 1946 vennero trasferiti dal dottor Bernard Vonnegut al General Electric Laboratory. In poche parole ottenne il seeding delle nuvole, l’inseminazione delle nuvole. Vonnegut scoprì, inoltre, che lo ioduro d’argento era un elemento nucleante efficace.
La tecnica del seeding delle nuvole consiste in un piccolo aereo o drone che sparge un composto nelle nuvole (ioduro d’argento). Un modo per innescare la condensazione dell’acqua nell’aria. Tale meccanismo può causare pioggia o neve che aiutano a pulire l’atmosfera dall’inquinamento. Ecco così il fenomeno della pioggia artificiale che in Cina, ad esempio, ha avuto successo. Inoltre, riduce l’inquinamento atmosferico cittadino. Un processo ancora sperimentale di cui non si sanno gli effetti collaterali ambientali. Può aumentare del 15% le precipitazioni di una specifica zona. Comunque sia lo ioduro d’argento non è nocivo, ma in linea con la protezione dell’ambiente e quindi innocuo.
- Contro la siccità arriva la pioggia artificiale: come funziona (quifinanza.it)