Nel 2012 è stato Ole Kassow che fondando “Copenaghen Cykling uden alder” ha realizzato il sogno di tutti gli appassionati di bicicletta. Copenaghen è la città dei ciclisti. Forse ci sono più biciclette che abitanti. Ben 382 km di piste ciclabili e una famiglia su quattro con almeno due figli possiede un cargo bike. Kassow ha così preso ispirazione da questo tipo di bici per fondare “Copenaghen Cykling uden alder” (Andare in bici senza età).

Un modo per permettere di andare in bici in autonomia anche a chi non può più farlo. Il metodo funzionale inventato è farsi trasportare. Una trovata romantica per poter far sentire ancora una volta la magia dell’aria sul viso di quando si va in bici a chi è impossibilitato. L’unione fra persone di una certa età con uomini e donne allenati e più giovani. Questi ultimi con il loro sport sono a disposizione degli altri, meno attivi.

Kassow ha progettato così un risciò per trasportare i passeggeri. Oggi sono almeno 52 le città mondiali che hanno aderito all’iniziativa. Alcune sono anche italiane. I benefici dell’invenzione sono molti. Le persone anziane tornano così a trascorrere più tempo all’aria aperta. Ciò giova all’umore e al fisico. Chi invece pratica sport e accompagna gli anziani può fare del bene agli altri. Un modo per fare del bene a noi stessi. Inoltre, chi è altruista ha un sistema immunitario più efficiente del 30% rispetto a chi pensa solo a se stesso.