Angurie: un tempo venivano mangiate per i semi

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L’anguria o cocomero, come si vuol chiamare, viene mangiato in grandi quantità perché la sua polpa è dissetante. Chiunque lo abbia mangiato ne ha sempre scartato i semi. Non è sempre stato così perché mangiamo angurie da oltre 6mila anni. In precedenza le cercavamo per altri motivi ignorando la polpa con l’interesse solo verso i semi.

Ciò è comprovato da una ricerca su resti archeologici ritrovati in Libia che risalgono a 6mila anni fa. Questo studio dimostra come le prime angurie fossero differenti da quelle moderne. All’epoca venivano coltivate appunto per i semi. Se facciamo un passo indietro l’anguria è stato il primo cibo usato per la prima volta in Africa. La storia passata e antica del frutto è chiara, ma la parte che conosciamo meno è quella in chiave moderna. Ovvero, quella che mangiamo per la ricca polpa.

Ha avuto origine nella valle del Nilo, duemila anni fa. Sono esistenti però testimonianze anche più antecedenti relative al consumo di anguria. Si tratta precisamente di semi, l’unica parte del frutto che si può fossilizzare. Osservare un seme fossile di anguria non basta per capire se si tratta di seme di Citrullus lanatus. O magari se appartiene a una delle altre sei specie del genere Citrullus, aventi tutte polpa più dura e amara.

Così si è dovuta fare un’analisi genetica su dei semi ritrovati in Libia e che risalgono a 6mila anni fa. Non quindi sull’anguria moderna e addomesticata di oggi. Tale antico genoma ha avuto confronto con quelli odierni scoprendo che i semi non appartengono a Citrullus lanatus ma a Citrullus mucosospermus. Quest’ultima è una specie che oggi si ritrova solamente in Africa occidentale.

La scoperta sorprendente è che i semi dell’anguria riportano i segni di denti umani e appartenevano a frutti coltivati, non raccolti. Se però l’anguria ancestrale non aveva una polpa nutriente, perché veniva coltivata? La risposta sono i semi come quelli dell’anguria moderna che sono nutrienti e molto saporiti. All’epoca venivano arrostiti, bolliti o fatti asciugare all’aria. Un ottimo spuntino o snack. Solo dopo si è scoperta la commestibilità della polpa, ecco che tutto è cambiato.