Una squadra di ricercatori ha ideato il primo prototipo di una batteria fatta di carta attivabile con l’acqua. Il vantaggio è la biodegradabilità, visto che la metà delle batterie europee non viene riciclata. Per la creazione della batteria gli studiosi sono partiti dalla base di un piccolo pezzo di carta immersa in acqua salata. Poi l’hanno lasciata asciugare.
Si sono creati due poli. Uno positivo con una scritta in grafite sul lato della carta e uno negativo dall’altra con polvere di zinco. Poi sui due lati è stato messo inchiostro con grafite e nerofumo. Un modo per connettere i due poli da dove partono due fili elettrici.
Il voltaggio della batteria ha raggiunto 1,2 volt facendo funzionare per un’ora il display di una sveglia digitale. Quando la batteria viene bagnata dall’acqua, il cloruro di sodio si scioglie con il rilascio di ioni carichi che la attivano, dando energia al dispositivo. La batteria però ha due limiti. Uno è la bassa densità energetica e l’altro è che se l’acqua si asciuga, la batteria smette di funzionare. Il primo limite si può superare con un aumento delle dimensioni della batteria o unendo diverse batterie. Il secondo limite è più difficile da risolvere.
Quando la batteria è aperta, l’acqua evapora gradualmente. Se l’acqua evapora, la batteria smette di funzionare.
ricercatori
In conclusione, per avere dei veicoli elettrici con alimentazione di batteria di carta dovremo aspettare qualche anno.