Gli AirTag della Apple hanno consentito l’arresto di un ladro seriale di valigie

AirTag

L’AirTag della Apple ha portato all’arresto di un ladro seriale. Era il re dei furti negli aeroporti, dove peraltro lavorava tramite un’agenzia interinale: Giovanni De Luca – un nome, per così dire, vagamente nostrano – era un ragazzo di 19 anni specializzato nel furto dei bagagli dei turisti, in meno di un anno aveva rubato e rivenduto refurtiva per oltre 15.000 dollari.

Ma dopo molti colpi andati a segno, De Luca è stato fregato dalla tecnologia. Eh già, perché all’interno di uno degli ultimi bagagli rubati dall’italoamericano si nascondeva un tracker della Apple.

Gli AirTag sono stati presentati nel 2021. Il piccolo oggetto dalla forma circolare si può attaccare al portachiavi, ai portafogli oppure, appunto, alle borse e ai bagagli. Funziona grazie ad un piccolo chip e alla rete Bluetooth, che gli consentono di comunicare in tempo reale la sua posizione con gli iPhone di ultima generazione che trova nei paraggi. In giro ci sono milioni di iPhone 11, 12 e 13 e pertanto è davvero difficile trovare degli ‘angoli ciechi’ dove il piccolo tracker non riesca a comunicare la sua posizione reale.

Grazie a questa mappatura costante, gli utenti possono seguire gli spostamenti dei loro AirTag utilizzando l’app Dov’è.

Giovanni De Luca lavorava tramite agenzia interinale per un aeroporto della Florida. Senza destare sospetti nei suoi superiori, il ragazzo aveva più e più volte rubato diverse valigie che, in teoria, avrebbe dovuto trasportare all’interno della stiva degli aerei. In alcuni casi rubava intere valigie, in altri, dove possibile, si limitava ad aprire i bagagli e sottrarre soltanto gli oggetti di valore, come portafogli, gioielli, laptop e altri oggetti di elettronica.

A luglio una delle tante vittima di De Luca ha denunciato il furto della sua valigia, spiegando alle forze dell’ordine che conteneva oggetti per un valore di circa 1.500 dollari e anche un AirTag della Apple. Proprio quest’ultimo oggetto si è dimostrato una risorsa preziosissima che ha consentito agli investigatori di risalire all’identità del ladro seriale. L’ultima posizione registrata dal tracker? Nella piccola cittadina di Kathy Court, luogo di residenza di uno solo dei tanti dipendenti e contractor dell’aeroporto: Giovanni De Luca. Ora il diciannovenne rischia una condanna a 10 anni di carcere.

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