Ecco scovata una spiegazione per l’invecchiamento. I ricercatori hanno attestato che alcune anomalie del Dna, possono dare una notevole riduzione nella generazione del sangue dopo i 70 anni. In pratica, l’invecchiamento è causato dall’accumulo di danni arrecati alle cellule durante il tempo. Inoltre, l’accumulo di mutazioni somatiche fa sì che le cellule perdano la riserva funzionale.

Per la sperimentazione si sono esaminate le cellule del sangue del midollo osseo in 10 persone (tra neonati e anziani). A 3.579 cellule staminali del sangue è stato sequenziato l’intero genoma, per la determinazione di ogni mutazione somatica in ciascuna cellula. Così si sono potuti creare gli alberi genealogici delle cellule staminali del sangue di ogni persona. Dopo i 70 anni questi alberi genealogici sono cambiati in modo significativo.

 

I nostri risultati mostrano che la diversità delle cellule staminali del sangue si perde in età avanzata a causa della selezione positiva di cloni a crescita più rapida con mutazioni del driver.

Emily Mitchell, dottorato di ricerca, studente del Wellcome Sanger Institute e ricercatore capo dello studio

 

 

Negli adulti con meno di 65 anni, da 20 a 200mila cellule staminali hanno dato vita in misura uguale alle cellule del sangue. Dall’altra, invece la produzione di sangue era davvero irregolare in persone oltre i 70 anni.

 

Fattori come infiammazione cronica, fumo, infezione e la chemioterapia causano una crescita precoce di cloni con mutazioni cancerogene. Prevediamo che questi fattori portino avanti anche il declino della diversità delle cellule staminali del sangue associata all’invecchiamento. È possibile che ci siano anche fattori che potrebbero rallentare questo processo.

dottoressa Elisa Laurenti, Assistant Professor e ricercatrice dello studio

 

 

Ora gli scienziati dovranno comprendere bene tali mutazioni nel sangue degli anziani. Un modo per ridurre al minimo il rischio di malattie e promuovere sano invecchiamento.