Al Policlinico Federico II di Napoli una 50enne napoletana è stata operata per un tumore retroperitoneale dal peso di ben 13 kg. Insomma, grande quanto un cuscino da divano da 40x40x50 cm. Per fortuna tutto è andato per il meglio. La signora Carla (nome di fantasia) è stata dimessa dall’ospedale con la possibilità di tornare a lavorare e alla propria vita. Eppure fino a qualche settimana prima, il grave tumore che l’aveva colpita era abbastanza raro per la posizione in cui si trovava. In special modo anche le sue grandi dimensioni hanno spaventato lei e i chirurghi.

Un tumore di ben 13 kg, infatti quando Carla è arrivata in ospedale era in forte anemia e astenia, con una grande perdita di peso. Non c’erano sintomi specifici, ma una serie di esami hanno dato il triste responso della grossa massa tumorale. La diagnosi successiva ha dato modo di poter chiarire la natura del tumore, in zona retroperitoneale. I chirurghi hanno analizzato le dimensioni del tumore e il coinvolgimento del rene destro nel processo neoplastico, inclusa la compressione della vena cava.

 

Nonché la presenza di enormi e numerosi circoli collaterali vicarianti le funzioni della vena cava compromessa.

nota dell’ospedale

 

 

Tumori così grandi sono rari e il quadro clinico era complicato proprio per questo. Rari perché difficilmente si sviluppano dai tessuti retroperitoneali, visto che preferiscono l’apparato genitale femminile. Lo staff medico, comunque, è stato capace di programmare la terapia precisa. Ha sottoposto Carla a un’operazione di asportazione radicale dell’enorme tumore in poco tempo e in piena sicurezza.

 

A livello mondiale sono pochissimi i tumori di queste dimensioni, con queste caratteristiche e che presentano la possibilità di intraprendere un percorso di cura e di completa ripresa per il paziente. Una sfida chirurgica che è stata affrontata grazie alle competenze multidisciplinari e alle tecnologie all’avanguardia, alcune di recentissima acquisizione, di cui l’Azienda federiciana è dotata. L’intervento stato condotto in maniera lineare e senza alcuna problematica intraoperatoria grazie alla cooperazione e alla sinergia tra tutte le professionalità coinvolte.

professor Michele Santangelo, tra gli autori del difficile e delicato intervento chirurgico