Lo studio ha presto in esame oltre mezzo milione di britannici scoprendo che la più grande attività che protegge dall’Alzheimer sono le faccende domestiche. L’insorgenza di tale patologia può essere ridotta del 35% se le persone svolgono le faccende domestiche, regolari passeggiate o gite in bici.

Un altro importante fattore è l’incontro con amici e famiglia, associato a ridurre il rischio di Alzheimer del 15%. Lo studio ha analizzato le attività mentali e l’uso di dispositivi elettronici negli individui con e senza un rischio genetico più alto di demenza.

 

Il nostro studio ha scoperto che l’esercizio fisico, le faccende domestiche e le visite sociali sono collegate a un rischio ridotto di vari tipi di demenza.

Huan Song, autore dello studio della Sichuan University di Chengdu, in Cina

 

 

Le persone prese sotto esame sono 501.376 persone senza demenza, dell’età media di 56 anni. Hanno compilato questionari sull’attività fisica, ma anche su faccende domestiche, attività lavorative, camminare e andare in bicicletta. Poi altri moduli su attività mentali, domande sull’istruzione, rapporti familiari, frequentazione locali o club, uso di dispositivi elettronici. È stato richiesto anche se avessero parenti con demenza. I partecipanti sono stati seguiti per 11 anni. Alla fine sul totale hanno sviluppato la demenza 5.185 persone.

Gli individui impegnati in esercizi frequenti hanno il 35% di rischio in meno di demenza. Quelli in faccende domestiche il 21% e quelli in visite quotidiane di familiari e amici il 15% in meno. Ecco che impegnarsi spesso in attività fisiche e mentali può diminuire il rischio di demenza. In pratica, i partecipanti hanno beneficiato dell’effetto protettivo delle attività fisiche e mentali, indipendentemente da una storia ereditaria familiare di demenza.