La scoperta comprende team di ricerca dell’Università di Adelaide (Australia), l’Università di Nottingham (Gran Bretagna), la Penn State University (Usa) e l’Università di Bologna. Si tratta della scoperta di un gene nel grano e nell’orzo che potrà creare nuovi tipi di cereali. Tutto anche in condizioni di mancanza d’acqua e nutrienti.

Il gene ha il nome di EGT1, regola un angolo di crescita delle radici delle piante. Un modo per realizzare radici più profonde e resistenti alla siccità, anche in mancanza di sostanze nutritive. Un metodo efficace per mitigare il cambiamento climatico.

 

Grazie alle immagini riprese nel sottosuolo grazie alla microtomografia a raggi X, abbiamo scoperto che le piante in cui è disattivato il gene EGT1 sviluppano radici con un angolo di crescita più ripido. A sorpresa, le radici si comportano come se fossero ancora più sensibili alla forza di gravità: non riescono più a crescere verso l’esterno ma crescono dritte all’ingiù. Le radici poco profonde catturano meglio il fosfato che si accumula negli strati più superficiali del suolo, mentre le radici più ripide sono migliori per cercare acqua e nitrati negli strati più profondi. Le radici più ripide sono importanti anche per aiutare a sequestrare il carbonio più in profondità nel terreno. Scoprire geni come EGT1 e il modo in cui controllano l’angolo di crescita delle radici è fondamentale per lo sviluppo di nuove varietà di colture in grado di catturare meglio i nutrienti e il carbonio.

Haoyu Lou, Università di Adelaide, prima autrice dello studio

 

 

Insomma, riassumendo, radici più profonde indicano che c’è maggiore resistenza alla carenza d’acqua e una migliore capacità di trovare nutrienti. La scoperta di EGT1 è essenziale per lo sviluppo di nuovi tipi di cereali più adatti al cambio repentino del clima.