L’AGCOM bastona YouTube e il ‘Re delle Slot machine’: multa da 1,45 milioni per pubblicità al gioco d’azzardo

L’AGCOM ha sanzionato Google e TOP ADS LTD per 1,45 mln di euro. L’autorità ha contestato alle due società la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, così come sancito dall’art. 9 del decreto-legge n. 87/218.

Il provvedimento non si riferisce tanto alle pubblicità cosiddette pre-roll, cioè i messaggi pubblicitari in genere mostrati automaticamente prima dell’inizio di un video, quanto ai contenuti di un canale YouTube specifico, chiamato Spike. Mentre scriviamo questa notizia, il canale non risulta più accessibile dall’Italia, tuttavia alcuni video del canale sono ancora indicizzati dal motore di ricerca Google.

Come sottolineato dalla stessa autorità, si tratta del primo provvedimento di questo tipo nei confronti di una video sharing platform. Per la prima volta una piattaforma progettata per la condivisione dei video è stata sanzionata per aver ospitato la promozione di giochi con vincite in denaro, in violazione delle prescrizione di legge entrate in vigore nel 2018, il cosiddetto Decreto Dignità.

Vale la pena di soffermarsi sul fatto che la legge non sanziona esclusivamente l’inserzionista, ma anche il proprietario del mezzo, cioè del sito usato per diffondere le pubblicità. Ne vale la pena perché – come denunciato da mesi, sia dalla stampa che dagli stessi utenti delle piattaforme in questione -, da ormai un paio di anni i contenuti legati al gioco d’azzardo sono esplosi su siti come YouTube e Twitch.

Distinguere i video ‘genuini’ dalle collaborazioni con finalità pubblicitarie non dichiarate è spesso estremamente difficile. L’interesse dell’AGCOM potrebbe portare ad una stretta contro i contenuti legati al gioco d’azzardo. Del resto, se il rischio è quello di pagare ciclicamente multe a sei zeri, forse a Google e ad Amazon conviene smarcarsi completamente dal gambling oscurando ogni contenuto che possa nascondere – spesso in modo nemmeno poi così tanto occulto – una marchetta ai casinò e alle società di betting online.

Nella sua ingiunzione, l’autorità segnala come Google avesse ospitato passivamente i contenuti pubblicitari illeciti, senza prendere i benché minimi ed opportuni provvedimenti necessari per limitare la circolazione delle pubblicità del gioco d’azzardo. L’AGCOM si premura di sottolineare un ulteriore dato: YouTube e Spike erano legati da un accordo di partnership, essendo il content creator un partner verificato del sito — qualifica, quest’ultima, che viene attribuita ai creatori di contenuti al raggiungimento di determinati risultati.

L’AGCOM ha ordinato a Google di oscurare oltre 625 contenuti giudicati illeciti. Tali contenuti dovranno essere rimossi anche dal sito spikeslot.com.

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