Finalmente è possibile avere misure precisissime in fisica quantistica. Si parla del mondo dell’infinitamente piccolo governato da leggi bizzarre. Tutto possibile grazie un esperimento che parla italiano. Quest’ultimo vede la collaborazione dell’Università Tecnica (Tu) di Vienna, dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim) di Torino e dell’Istituto Laue-Langevin di Grenoble (Francia).
L’esperimento ha per protagonisti i neutroni, particelle che insieme a protoni ed elettroni formano gli atomi. Il test è stato fatto grazie a due cristalli di silicio. Se prima si poteva fare su un solo cristallo, adesso si può effettuare su due cristalli allineati con estrema precisione. Con il lancio di neutroni su un cristallo, essi fanno come un’onda suddivisa in due. Poi viene ricomposta da un secondo cristallo, dopo aver fatto percorsi diversi.
Tale campo di studi è definito interferometria a neutroni. Da sempre uno studio limitato dal fatto che l’interferenza dei neutroni è molto fragile.
Piccole imprecisioni, vibrazioni, spostamenti o rotazioni dei cristalli che formano l’interferometro la distrugge. Ecco perché si scolpisce l’interferometro in un singolo cristallo.
Hartmut Lemmel, della Tu di Vienna
L’Inrim ha dato le tecnologie adatte per sviluppare nel corso del tempo un’interferometria a scansione con raggi X, come afferma Enrico Massa:
Sebbene la precisione richiesta sia ancora più alta per i neutroni quello che funziona con i raggi X deve funzionare anche con i neutroni.
L’interferenza dei neutroni con cristalli separati è stata finalmente osservata. Tutto grazie all’utilizzo di un interferometro laser integrato, e diminuendo le vibrazioni. Inoltre, anche avvalorandosi della stabilizzazione della temperatura e usando le conoscenze dell’Inrim sull’allineamento dei cristalli.