Un gruppo di studio guidato da Ricardo Araújo, dell’Università di Lisbona, e Romain David, del Museo di Storia naturale di Parigi, attesta una nuova scoperta. A dare un essenziale passo evolutivo sono proprio gli esami fatti sui fossili rinvenuti nel sito di Karoo, in Sud Africa. I più antichi, risalenti a 233 milioni di anni fa, si dice siano i primi antenati dei mammiferi, ovvero i primi animali a sangue caldo. Si tratta di animali con un proprio riscaldatore. Le rane o i serpenti devono mettersi al sole per riscaldarsi, mentre gli uccelli e i mammiferi si autoregolano la temperatura del corpo. Un grande vantaggio, un corpo caldo assorbe meglio l’ossigeno.
Si tratta di endotermia, la capacità di riscaldare il corpo monitorando la sua temperatura. Ciò ha permesso l’evoluzione dei mammiferi che si sono adattati a qualsiasi ecosistema. Finora c’era grande insicurezza nel datare la precisa comparsa di tale scoperta evolutiva, ora invece questa novità apre altre finestre temporali. La ricerca si è concentrata in special modo sulle mutazioni accadute nel corso di milioni di anni su strutture nell’orecchio interno. Esse sono utili all’equilibrio e rappresentano un buon indicatore di misura per l’evoluzione di capacità di endotermia.
Tali strutture cambiano e hanno peculiarità diversa a seconda del tipo di animali. Ad esempio in quelli che hanno una temperatura interna avente grandi variazioni. Attraverso questa intuizione gli studiosi hanno esaminato i numerosi fossili presenti a Karoo. Una finestra temporale di 100 milioni di anni. I ricercatori andando dietro ai canali dell’orecchio interno hanno scoperto la comparsa dei primi animali a sangue caldo. Essi hanno fatto la loro prima comparsa 30 milioni di anni prima dei mammiferi primordiali. Una comparsa molto rapida: in un milione di anni.