Un ex dipendente di Twitter è stato accusato di aver fatto per anni da spia per il governo dell’Arabia Saudita. Ahmad Abouammo ha lavorato per il social network dal 2013 al 2015, in quegli anni avrebbe svolto il ruolo di faccendiere per diverse personalità di spicco del medioriene, ad esempio organizzando tour privilegiati nel quartier generale di Twitter, oppure facilitando l’ottenimento della ‘Spunta blu’.
Ma l’accusa più grave è un’altra: Ahmad Abouammo avrebbe abusato del suo accesso ai dati degli utenti per fare attività di dossieraggio sui dissidenti sauditi. Informazioni che sarebbero poi state passate al governo in cambio di tangenti, beni preziosi e altri regali. Ahmad Abouammo avrebbe in questo modo guadagnato illecitamente centinaia di migliaia di dollari.
Ahmad Abouammo dovrà rispondere dei reati di attività di spionaggio per uno stato straniero, frode e auto-riciclaggio di denaro.
Le accuse risalgono al 2019. All’epoca era stato accusato anche un altro ex dipendente di Twitter, Ali Alzabarah. Agendo da spia del governo saudita, Abouammo avrebbe raccolto illecitamente informazioni su alcune persone giudicate ostili alla monarchia, tra cui numeri di telefono, codici seriali dei dispositivi connessi al social, indirizzi IP. Informazioni che la monarchia saudita avrebbe poi utilizzato per identificare e localizzare i dissidenti.
Dopo aver lasciato Twitter, Abouammo ha lavorato anche per Amazon per poi essere arrestato nel 2019. Attualmente è libero su cauzione in attesa del processo.