Si pensa di solito agli insetti come ad esseri senza cervello. I ricercatori, però hanno fatto crollare questa convinzione. Hanno studiato i loro comportamenti e sembra esser venuto fuori che percepiscono il dolore come gli umani. Ciò viene spiegato dal controllo nervoso centrale della nocicezione, cioè il processo dei sensi che percepisce segnali e li direziona, insieme alle sensazioni di dolore.

A sostenerlo è un team di ricerca di scienziati internazionali che ha studiato a lungo comportamenti, reazioni molecolari e l’anatomia degli insetti. Certamente, è stato comprovato che gli insetti tendono a evitare contatti altamente dannosi. In un articolo di ricerca è stato riportato come il moscerino della frutta più studiato abbia riportato sintomi di dolore cronico. Ciò in conseguenza alla rimozione di una zampa.

Altre ipotesi scientifiche hanno attestato che probabilmente gli insetti hanno un sistema di controllo della risposta al dolore. Questo succede con la coerente esistenza dell’esperienza al dolore. Gli insetti sono da sempre una classe animale davvero ampia e diversificata. La regolazione della nocicezione e la soglia del dolore possono variare a seconda delle specie.

I ricercatori sottolineano:

 

Tali conclusioni hanno importanti implicazioni circa l’allevamento di insetti, la loro conservazione e il loro trattamento in laboratorio. Tuttavia, le implicazioni etiche non sono state considerate a fondo, poiché le misure di protezione per il benessere degli animali tendono a non riguardare gli insetti. La ricerca futura dovrebbe mirare a caratterizzare ulteriormente la modulazione del comportamento nocivo e se questo è associato al dolore negli insetti, per chiarire se dovremmo offrire protezione etica agli insetti in contesti potenzialmente dannosi, come l’agricoltura e la ricerca. Inoltre, la delucidazione delle vie neuronali e molecolari del controllo discendente della nocicezione negli insetti può portare all’uso degli insetti come organismo modello per le condizioni del dolore umano che coinvolgono la disfunzione del controllo discendente.