Nel corso di una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Famitsu, il producer Naoki Yoshida ha svelato che Final Fantasy XVI non sarà un titolo open world in quanto lo sviluppo avrebbe richiesto circa 15 anni.

È importante capire gli schemi complessivi del game design tenendo conto delle capacità del team di sviluppo stesso – ha riferito Yoshida – E quando ho pensato a ciò, mi son detto che un’impostazione open world non avrebbe funzionato per ciò che stiamo pianificando. Voglio creare la storia di un eroe che salva il mondo, perché questo è ciò che rappresenta Final Fantasy. Voglio che una summon si scateni distruggendo la mappa. E voglio pubblicare questo gioco il prima possibile, non posso distribuirlo in più parti.

Yoshida ha dunque sottolineato che, dati gli obiettivi e le ambizioni dell’esperienza, non sarebbe stato possibile realizzare un titolo con impostazione open word. Considerando tutti questi scopi, credo sia praticamente impossibile chiedere di più. Avessimo avuto un periodo di sviluppo pari a 15 anni magari ci saremmo cimentati nella creazione di un open world” ha aggiunto poi Yoshida. “Per consegnare quella che crediamo la miglior storia possibile, in un’esperienza che mescola assieme videogiochi e cinema, non c’è bisogno di un open world“.

Vi ricordiamo che Final Fantasy XVI sarà disponibile su PS5 durante il corso dell’estate del 2023 e che un nuovo trailer del titolo, incentrato su trama e mondo di gioco, arriverà nel corso dell’autunno.