Ritrovato il relitto più profondo del mondo nelle acque dell’Oceano Pacifico a largo delle Filippine, adagiato ad una incredibile profondità di ben 6958 metri. Si tratterebbe dei resti una nave da guerra americana, la USS Samuel B Roberts, meglio conosciuta come Sammy B.

L’USS Samuel B Roberts era un cacciatorpediniere di scorta lungo circa 93 metri in servizio per la Marina Americana durante la seconda guerra mondiale. Secondo le ricostruzioni nell’ottobre del 1944 al termine di una battaglia in mare tra la flotta statunitense e quella imperiale del Giappone nel Golfo del Leyte, rimasta senza armi ed in inferiorità numerica, si sarebbe immolata per mettere in salvo le altre navi, facendosi sopraffare e affondando sul fondo del mare portandosi con se una novantina di marinai dell’equipaggio (altri centotrenta invece riuscirono a scamparla). Secondo gli americani questo episodio rappresenterebbe un evento molto importante per l’orgoglio della marina.

L’operazione di ritrovamento è stata coordinata dall’esploratore Victor Vescovo e dallo specialista di sonar Jeremie Morizet a capo del team EYOS Expeditions. I due si sono avvalsi di veicoli sommergibili e navi dotati di raggi sonar. Sarebbero state necessarie ben sei immersioni per riuscire ad identificare il relitto spezzato in due ed adagiato sul fondale del mare ad un profondità mai rilevata prima.

 

È stato un onore straordinario individuare questa nave incredibilmente famosa e, così facendo, avere la possibilità di raccontare la sua storia di eroismo e dovere a coloro che potrebbero non sapere della nave e del sacrificio del suo equipaggio. Rimango sempre sbalordito dallo straordinario coraggio di coloro che hanno combattuto in questa battaglia contro probabilità davvero schiaccianti e hanno vinto.

Victor Vescovo, esploratore