Sulle pendici dell’Etna si stanno svolgendo dei test del rover autonomo dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea). Più comunemente chiamato Interact, ha il ruolo di esplorazione e raccolta campioni sul nostro satellite.
Fino al 9 luglio 2022 è in corso una simulazione organizzata dal Centro aerospaziale tedesco. Essa prende il nome di Arches Space-Analog Demonstration. La simulazione avrà l’importante partecipazione dell’Esa. Il suo scopo è quello di attestare il funzionamento del robot per Gateway, la futura stazione lunare.
Thomas Reiter, astronauta dell’Esa, avrà il compito di controllare il veicolo posizionato a 2.600 metri di altitudine a Catania. Ci sono ben 23 chilometri di distanza: ciò permette una simulazione valida, perché riproduce quella che poi avverrà. Si attende infatti il lancio del Lunar Gateway con i futuri occupanti previsto dal 2024.
Interact ha un peso di circa 300 chili. Oltre a fornire foto dell’ambiente circostante tramite le sue due telecamere, dall’altra ha anche sensori di ultima tecnologia. Essi permettono agli astronauti di sperimentare il pianeta e la sua superficie come fa il rover. I sensori rilevano anche il peso e la composizione delle rocce.
Ricorda un robot, che con un joystick davvero tecnologico come quello dei videogames, manovra il senso del tatto e della vista. Lo scopo finale? Ebbene, esplorare la Luna e prelevare campioni. Tutto con l’aiuto di una persona sulla stazione lunare con il compito di pilotare il veicolo da remoto. Utile anche la presenza di una sala di controllo sulla Terra.
Questo tipo di robot indipendenti rappresenta una tecnologia essenziale per il futuro. Inoltre, sarà utile per ricerche su ambienti vasti e ardui. Gli astronauti potranno esplorare non solo la Luna o Marte, ma anche un pianeta, restando protetti nella base spaziale. L’esplorazione si potrà fare anche nelle profondità marine, sulla Terra.