Tesla ha annunciato il licenziamento di 200 dipendenti. Lavoravano tutti negli uffici di San Mateo, California, e per una sottosezione della divisione Autopilot, ossia quella con compiti di ‘data annotation’. È solo la prima di quella che potrebbe essere una lunga lista di ondate di licenziamenti.
Citando la sfiducia per la condizione economica globale, e quindi il timore di un imminente recessione, Elon Musk aveva annunciato che Tesla probabilmente sarebbe stata costretta a licenziare il 10% del suo personale.
La scelta di lasciare a casa alcuni dipendenti della divisione Autopilot ha colpito di sorpresa i più. Banalmente perché fino a pochi mesi fa si riteneva che fosse una divisione strategica e fondamentale per il futuro della casa automobilistica.
Del team ‘data annotation‘ si sono salvati appena 81 lavoratori, su un totale di 276. Saranno ricollocati in un altro ufficio, scrive il sito Tech Crunch.
La maggior parte dei lavoratori – spiega una fonte ben informata – venivano giudicati dall’azienda ‘poco qualificati’. Il loro compito prevedeva di analizzare diverse ore di materiale raccolto da Autopilot ogni giorno, e quindi annotare tutti i casi in cui il sistema non riusciva ad identificare correttamente un oggetto. Una mansione che in futuro dovrebbe essere svolta dai dipendenti degli uffici di Buffalo.