Mario Strikers: Battle League Football, la recensione

mario strikers

La recensione di Mario Strikers: Battle League Football, nuovo capitolo del calcio giocato secondo Nintendo, è pronto a farci scendere in campo su Nintendo Switch in una sfida all’ultimo colpo finale, tra contrasti privi di fallo e un gameplay decisamente adrenalinico. Saprà la formula rinnovarsi quanto basta per adattarsi alla nuova console Nintendo, ora più che mai pensata per il gameplay multigiocatore del quale questo nuovo titolo potrebbe diventare uno dei must?

Partiamo però dalle basi: così come per tutti i titoli multiplayer di Nintendo, Mario Strikers: Battle League Football rientra in quei giochi tipici del brand che mostrano una soglia d’entrata davvero bassa in quanto a difficoltà, ma una volta imparate le meccaniche permette di creare giocate complesse e dinamiche. Lo abbiamo visto soprattutto con Super Smash Bros, esempio fulgido di questa cosa, e a tutti gli effetti Mario Strikers si comporta più o meno allo stesso modo.

Come capita spesso però, Nintendo per evidenziare dei lati del titolo ha purtroppo trascurato un paio di cose che forse avrebbero reso il gioco un vero must del genere, e che invece rimane in quel limbo di fantastico multiplayer che richiederà almeno un anno prima di avere i giusti contenuti per coprire tutte le mancanze.

Mario Strikers: Battle League Football

Questione di numeri

Partiamo da un problema davvero importante per il gioco: il roster di personaggio. Mario Strikers: Battle League Football “vanta” 10 personaggi, davvero pochi per un 5vs5 dove già così avrete in campo avrete 10 giocatori. Per questo il titolo prevede l’inserimento di doppioni, anche nella stessa squadra: non strano quindi pensare ad un team fatto da 1 Super Mario e 3 Yoshi (più il portiere, sempre lo stesso). Se la dinamica di gioco è interessante in termini tattici, alla fine avere sempre gli stessi personaggi in campo in un gioco che punta molto sulla velocità diventa alla lunga ridondante.

La mancanza di varietà nei personaggi rende inoltre le partite molto simili tra di loro: ogni personaggio – lo vedremo bene dopo – ha un suo attacco speciale che oltre a vedere un tiro unico e fantastico, imporrà anche degli effetti sui personaggi in gioco. Se la cosa può essere sulla carta interessante, nel pratico diventa invece un già visto, un ripetersi di azioni simili e di attacchi speciali che alla lunga stancano.

A mostrare una scarsità di contenuti ci pensano anche le altre modalità: le coppe sono simili tra di loro, rendendo il gameplay single player alla lunga ridondante (aumenterà la difficoltà, e nemmeno tanto) e il sistema di personalizzazione dei personaggi non offre tante variazioni al gameplay stesso. Si parla di tante cose che potrebbero venire implementate in futuro, Mario Kart e Mario Golf ne sono l’esempio, ma pensare sempre che un gioco debba uscire “incompleto” per poi essere ampliato in un secondo momento potrebbe scoraggiare i più dubbiosi.

Mario Strikers: Battle League Football

Calcio a 5

Ma in tutto ciò, come funziona Mario Strikers: Battle League Football? Semplicemente, il gioco vede 5 personaggi sfidarsi con altri 5 in una partita di calcio dove tutto è valido. Non esistono falli, potete scaraventare i nemici addosso alle pareti elettrificate e ogni tiro può diventare risolutivo, soprattutto se speciale (visto che vale doppio).

I tasti del gioco sono facili da imparare, caricare il tackle permette di intercettare i giocatori e il sistema di passaggi automatico funziona molto bene. Ovviamente ci sono modi per fare passaggi manuali, ma il gioco rimane carente nel dribbling, visto e considerato che non è facilissimo schivare i personaggi, complice il campo piccolo. Per il tiro, è molto facile indirizzarlo ad effetto così da cogliere di sorpresa il portiere, ma la mancanza di un controllo preciso dell’ultimo difensore rende quella fase abbastanza fine a se stessa.

I tiri speciali per fortuna rendono tutto un po’ più piccante: una volta presa l’energia che permetterà di fare tale tiro, solo un calcio caricato permetterà di sbloccare la barra di caricamento. Se prenderete con precisione i due punti colorati – con un sistema decisamente ispirato al passato – potrete effettuare questo tiro che solo a precisione massima permetterà di entrare senza alcun problema, altrimenti potrà essere parato con un piccolo QTE del portiere.

I tiri speciali però non saranno soltanto bordate potenti pronte ad entrare in porta, ma come si vede anche su giochi simili quali Windjammers, avrà degli effetti sugli altri personaggi: ecco allora che Peach farà innamorare il portiere della palla, spingendola all’interno della rete, mentre altri lascerano dei solchi sul campo.

Mario Strikers: Battle League Football

Champions’ League o Coppa Dilettanti?

Mario Strikers: Battle League Football è l’esempio lampante di come alla fine il classico non stufi mai: giocare sul campo del nuovo capitolo calcistico di Mario e compagni è divertente, le partite multiplayer online e in locale sono ben fatte ed è spassoso prendersi a scivolate da chilometri di distanza (anche durante i super tiri, cosa che rende il gioco capace di stupire con risultati inaspettati). Purtroppo però il peso dato ad alcune cose, come il numero di contenuti, trasforma questo gioco in una sorta di work in progress: ci sono davvero moltissimi personaggi mancanti nel roster di giocatori, e forse metterne un’altra decina avrebbe potuto differenziare le partite quanto basta per prolungarne la longevità.

Questo gioco diventa allora segno di una duplicità davvero contrastante: se da un lato l’estetica mostra come sempre una qualità ineccepibile, con stadi davvero ben fatti e una grafica per i super tiri al limite tra fumetto e videogioco, dal’altro la scarsità di contenuti single player rende il gioco alla fine divertente in compagnia, non troppo longevo da soli. Altro esempio riguarda la profondità di gioco: ogni azione che farete (tiro, passaggio, contrasto) avrà addirittura una sorta di tempistica ritmica che, se rispettata, permetterà di avere un’azione perfetta. Tutto questo però si scontrerà con il portiere, variabile poco gestita dal giocatore che non darà la giusta liberta d’azione.

Abbiamo già paragonato Mario Strikers: Battle League Football ad altri titoli Nintendo, ma dove Super Smash Bros proponeva una serie di contenuti già rodati, questo nuovo capitolo calcistico ha invece preferito lasciare uno scheletro ben funzionante in favore di una community crescente: forse proprio per ascoltare i fan, l’azienda ha preferito lanciare un gioco che sicuramente dovrà ricevere update utili all’ampliare il tutto.

70
Mario Strikers: Battle League Football
Recensione di Simone Lelli

Mario Strikers: Battle League Football fa tornare il calcio a 5 secondo Nintendo. Pochi personaggi e poche modalità single player non riescono a danneggiare lo scheletro del gioco, davvero ben fatto e spassoso al punto giusto. Purtroppo rimangono delle cicatrici, delle assenze che potranno essere colmate in futuro, ma che per ora rendono Mario Strikers: Battle League Football un gioco un po' scarno. Facile da imparare ma pieno di variabili capaci di rendere ogni stile diverso, trova massimo splendore nel multiplayer, modalità principe di questo nuovo capitolo della serie.

ME GUSTA
  • Divertente come sempre
  • I tiri speciali sono fantastici
FAIL
  • Pochi personaggi
  • Poche modalità
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