È partito dalla rampa di lancio SLC-41 (Space Launch Comple) del Cape Canaveral Space Force Station,  quando in Italia erano le 00:54 di venerdi 20 Maggio 2022, il lanciatore Atlas V con a bordo la capsula Boeing CST-100 Starliner.

La capsula Starliner, sviluppata da Boeing, fa parte del programma NASA Commercial Crew Development (CCDev) nel quale partecipa anche SpaceX con la capsula Crew Dragon 2.  

Il programma CCDev ha lo scopo di incentivare lo sviluppo di veicoli con equipaggio da parte di aziende private. 

La missione appena partita è la Orbital Flight Test 2 (OFT), che segue dopo oltre due anni la sfortunata Orbital Flight Test 1 avvenuta nel Dicembre del 2019. Quest’ultima ebbe un malfunzionamento dell’orologio di bordo che portò ad una accensione inattesa dei propulsori e quindi ad un consumo eccessivo di carburante. Impedendo un attracco sicuro alla ISS. Gli ingegneri dovettero quindi ripianificare la missione, annullando l’attracco e anticipando il rientro, che avvenne regolarmente a White Sands nel New Mexico. 

Come per la OFT-1, anche la OFT-2 è senza equipaggio. A questa missione dovrebbe seguire sempre nel 2022 il primo volo con equipaggio, con 3 astronauti dei quali Comandate e Pilota sono già stati annunciati, mentre lo Specialista di Missione non ancora. Il lancio è avvenuto con il razzo Delta V della ULA (United Launch Alliance), la stessa compagnia che sta sviluppando il SLS (Space Launch System) per portare in orbita il modulo Orion per la missione Artemis-1.

Il primo passo per riportare l’umanità sulla Luna.

Il razzo Delta V ha una configurazione specifica apposta per portare Starliner ad una quota di circa centottanta km, dal quale poi i propulsori di Starliner saranno accessi per continuare la corsa fino alla ISS, con l’attracco previsto verso l’una di sabato 21 Maggio (ventiquattro ore dopo il lancio). 

Il lancio con un Atlas 5 della navetta Starliner della Boeing per il test senza equipaggio (fonte: United Launch Alliance)