Il crollo di Terra (LUNA) ha sconvolto il mercato delle criptovalute ed avrà gravi e durature conseguenze che si protrarranno nel tempo. Difficile valutare ora l’impatto del fallimento della stablecoin sul futuro del settore, di certo c’è che in poche ore sono andati in fumo miliardi di dollari.

Sul tema è intervenuto di recente anche Vitalik Buterin, cofondatore del progetto Ethereum, ossia la più importante ed utilizzata criptovaluta alternativa ai Bitcoin.

Secondo Mr. ETH i fondatori di LUNA devono rimborsare i piccoli investitori. Chi aveva convertito poche centinaia o migliaia di dollari o euro in una criptovaluta che, in teoria, doveva rimanere stabilmente ancorata al valore del dollari. «Alcuni di loro lo hanno fatto perché mal consigliati da influencer», ha aggiunto Buterin. Attraverso lo staking, Terra prometteva un rendimento annuo del 20%. In poche parole, gli utenti potevano blindare le loro criptovalute per un determinato lasso di tempo (senza possibilità di ritirare i fondi prima della scadenza) ricevendo in cambio degli interessi.

Da 1$ a 0,08$. C’è chi ha perso milioni di dollari. Ma secondo il cofondatore di Ethereum, non tutti gli investitori sono uguali. Una cosa sono i piccoli investitori che non possono permettersi di perdere migliaia di euro, altra cosa sono le ‘balene’, cioè gli investitori che hanno un patrimonio a 6 o 7 zeri.

Buterin sostiene che LUNA dovrebbe utilizzare i suoi fondi residui per rimborsare completamente i piccolissimi investitori. È fattibile, spiega, se ci si limita a garantire loro la somma investita (e non anche i dividendi). E gli investitori più grandi? Quelli che hanno perso diversi milioni di dollari? L’assunto è che essendo più ricchi avessero anche tutti gli strumenti per comprendere il rischio della loro scommessa. Così con loro ci si dovrebbe limitare ad un SFYL. Sorry for your loss. Nessun rimborso.