Anonymous ha pubblicato la lista dei militari russi responsabili dell’eccidio di Bucha

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Il collettivo Anonymous ha pubblicato le informazioni personali dei militari russi che sono stati dispiegati a Bucha, la città che è stato teatro di un autentico massacro ai danni della popolazione civile.

Nomi, cognomi, numeri di matricola e gradi dei militari della 64ª Brigata di fucilieri motorizzati dell’esercito russo — la brigata di fanteria motorizzata che ha occupato Bucha fino al 31 marzo. Sono loro, secondo le prime ricostruzioni, i responsabili dell’eccidio dei civili.

Il massacro di Bucha

Le truppe russe si sono ritirate da Bucha ad inizio aprile, lasciando alle loro spalle la prova inequivocabile di una carneficina. I militari ucraini che hanno ripreso il controllo della città hanno trovato decine di cadaveri ammassati ai bordi delle strade. Uomini e donne che sono stati giustiziati dai soldati russi.

Dei fatti di Bucha – garantiscono gli 007 di Berlino – ne abbiamo prove inequivocabili: i servizi segreti del Bundesnachrichtendienst hanno intercettato le conversazioni agghiaccianti dei soldati russi. Molte le testimonianze da film dell’orrore, come un soldato russo che si è vantato con un superiore di aver sparato ad un uomo inerme in bicicletta.

La Russia fino ad oggi ha smentito ogni responsabilità, parlando di un false flag perpetuato dagli stessi ucraini per manipolare l’opinione pubblica mondiale. Una balla, come testimoniano le immagini satellitari e le prove raccolte dai servizi segreti tedeschi.

Ma la situazione potrebbe diventare sempre più grave. Secondo alcune fonti, le violenze contro i civili di Bucha non sarebbero un caso isolato, ma parte di una strategia sistematica dell’esercito russo per indebolire la popolazione civile. A Mariupol e Kherson – sostiene un rapporto della Croce Rossa – potrebbero essere stati nascosti trai 10mila e 20mila cadaveri. Alcune testimonianze sostengono che i russi utilizzino dei crematori mobili per distruggere le prove dei loro crimini.

L’operazione di Anonymous contro la Russia

Fin da subito, Anonymous si è schierato con la popolazione ucraina e contro la Russia. Il collettivo ha compiuto alcune spettacolari operazioni di cyber-guerrilla contro le principali istituzioni russe, paralizzando i siti dei ministeri e divulgando centinaia di TB di materiale riservato.

Parte delle azioni del collettivo si sono concentrate sul contrasto alla propaganda del Cremlino, nel tentativo di aumentare la sfiducia del cittadini russi nei confronti del loro presidente, con l’obiettivo di provocare un’esasperazione dell’opinione pubblica e aumentare le proteste contro Putin.

Ad esempio molti siti d’informazione sono stati vandalizzati, in modo da denunciare il numero di militari russi morti in Ucraina dallo scoppio del conflitto — un’informazione che il Cremlino ha finora mantenuto segreta alla sua popolazione. Gli hacker di Anonymous hanno perfino violato le stampanti dei cittadini e delle aziende, sempre con lo scopo di stampare e divulgare informazioni sgradite al governo russo.

Il collettivo non si è limitato a diffondere l’identità dei membri della 64ª Brigata di fucilieri motorizzati: il 4 aprile aveva già pubblicato un dettagliato dossier con le informazioni su tutti i 120.000 soldati e ufficiali dispiegati dalla Russia in Ucraina.

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