Sono sempre di più le compagnie che, con la situazione del Covid-19 che va via via migliorando, hanno annunciato che i dipendenti possono finalmente ritornare negli uffici. Mentre da alcuni punti di vista si può trattare di una notizia positiva, c’è da dire che si parla di obblighi piuttosto restringenti, che infatti hanno creato molti problemi con gli impiegati di Apple, con alcuni che in determinati casi hanno anche minacciato di licenziarsi per via di quanto confermato.
Si parla nello specifico della necessità – come confermato da Tim Cook – di recarsi in ufficio ogni settimana almeno una volta a partire dall’11 aprile, con il tutto che aumenterà a due volte dal 2 maggio e a tre dal 23 maggio. Le pagine del New York Post hanno riportato anche alcuni rant dei dipendenti che si sono lamentati aspramente della questione, evidenziando diverse problematiche legate alla situazione e a come all’effettivo non si tratti di una bella notizia.
In seguito alla dichiarazione di Tim Cook, gli impiegati dovranno recarsi negli uffici lunedì, martedì e giovedì, con mercoledì e venerdì che stando a quanto anticipato risulteranno “flessibili”, con fino a quattro settimane all’anno che al momento potranno essere scelte per lavorare completamente da casa. In realtà, la decisione di Apple è anche più morbida rispetto ad altre, come ad esempio Google, che ha già confermato il ritorno per tre giorni a settimana a partire da lunedì.
Al momento, non sappiamo se le reazioni porteranno degli effettivi cambiamenti, o se dopo gli ordini di Tim Cook la situazione risulterà identica, portando quindi gli impiegati a rispettare le direttive per il ritorno in ufficio variabili, che potrebbero infatti cambiare in seguito al numero dei contagi che si verificheranno nel corso dei prossimi mesi.