Microsoft si trova ancora una volta in una situazione non molto comoda per quel che riguarda l’antitrust. Parliamo nello specifico di un nuovo richiamo che riguarda il colosso di Redmond arrivato da parte dell’Unione Europea, che mette in discussione i molteplici vantaggi che la compagnia si trova ad avere e le sue tattiche relative al mondo del cloud.
L’avviso riguarda l’intero settore del business della compagnia nel cloud, arrivato dall’azienda OVHcloud, che ha fatto notare come a proprio parere, assieme anche ad ulteriori compagnie di cui non sono stati fatti i nomi, Microsoft si troverebbe in una posizione scorretta.
Il centro del problema sta nelle licenze di Office della compagnia, le quali risultato convenienti con l’utilizzo di Azure rispetto a quanto avvenga con le offerte della altre aziende. Trovate qui di seguito la dichiarazione di una portavoce di OVHcloud, che commenta in questo modo la situazione:
Attraverso l’abuso della propria posizione dominante, Microsoft mina alla sana competizione e limita la scelta dei consumatori nel mercato dei servizi del cloud computing.
La compagnia ha avuto a suo modo la possibilità di poter rispondere grazie a una dichiarazione ufficiale, prendendo seriamente la questione e rispondendo quanto segue all’accusa arrivata da parte di OVHcloud:
I provider del mercato cloud hanno molteplici opzioni per offrire i propri servizi usando i software Microsoft, sia che l’acquisto arrivi dal cliente o da un partner. Stiamo valutando continuamente il modo migliore per supportare i nostri partner e assicurarci che i software Microsoft siano disponibili per i clienti in ogni ambiente, compreso per gli altri provider di servizi cloud.
Non resta quindi che vedere se in seguito all’accusa vedremo delle azioni da parte del colosso di Redmond in tal senso, forse in futuro pronto a variare alcune delle proprie politiche per via della situazione appena nata.