Di recente, Twitter ha avuto modo di discutere di alcuni provvedimenti che ha preso nel corso delle ultime settimane per via di alcuni utenti che non hanno reagito correttamente alle notizie sulla guerra fra Russia e Ucraina.
Il colosso ha infatti annunciato di aver etichettato negativamente o rimosso oltre 50.000 contenuti errati che non rispettavano le proprie politiche. Si parla anche di un ban di circa 75.000 account accusati di comportamenti scorretti e spam, seppur fra questi ci siano anche alcuni che non avevano niente a che fare con la guerra.
Fra i problemi maggiormente gravi troviamo l’#IStandWithPutin che gira sulla piattaforma da giorni ed è diventato virale grazie a una campagna di account fake, che la compagnia sta avendo modo di debellare per fortuna nel corso del tempo.
Diversi si sono trovati colpevoli di aver manipolato la piattaforma, che sta reagendo di conseguenza solamente a una situazione particolarmente difficile da gestire, per via del fatto che si tratta di questioni particolarmente delicate e che non è facile creare un clima di pace con così tante opinioni altamente in contrasto sul tema.
C’è comunque da dire che la compagnia ha permesso ad alcuni media di continuare a operare sulla piattaforma con i propri account verificati, ma pare che anche per questi ci siano stati alcuni ostacoli da superare, come mancate promozioni da parte della compagnia.