Open Fiber ha annunciato di aver chiuso il 2021 portando la copertura fibra FTTH su oltre 13,5 milioni di unità immobiliari. Il dato segna una crescita del 23% rispetto all’anno precedente. «Open Fiber si conferma leader della fibra FTTH in Europa», si legge nel comunicato dell’azienda controllata al 60% dal Cdp e al 40% da Macquarie.

Open Fiber è un’azienda sostenibile per la natura intrinseca e gli impatti socio economici del suo business. In un contesto globale complesso, grazie al sostegno dei soci e del sistema finanziario anche internazionale stiamo lavorando per completare un’infrastruttura chiave per famiglie e imprese. Siamo fortemente impegnati nel completare e velocizzare la copertura di tutto il Paese con una infrastruttura a banda ultra larga, dando priorità alle aree bianche dove il gap digitale si sconta maggiormente. Con questi obiettivi, al servizio del piano industriale recentemente approvato, metteremo in campo 11 miliardi di investimenti aggiuntivi

ha commentato Mario Rossetti, Amministratore delegato di Open Fiber.

Ma la strada è ancora lunga: il piano industriale di Open Fiber prevede la copertura di 24 milioni di unità immobiliari in tutte le Regioni d’Italia. Al 31 dicembre 2021, l’azienda ha aperto la commercializzazione dei servizi in 219 città grandi e medie (aree nere) e 3.230 comuni di piccole dimensioni (aree bianche, dove OF opera come concessionario pubblico).

Nel frattempo, assicura OF, le opere di ammodernamento delle infrastrutture dal paese stanno procedendo in linea con gli standard europei. «La copertura FTTH dell’Italia (ultimo rapporto DESI) è aumentata dal 30% al 34%, una crescita simile in linea alla media UE passata dal 37,5% al 42,5%», apprendiamo sempre dal comunicato pubblicato dall’azienda. Inoltre, con oltre 1,6 milioni di linee attivate sulla sua rete, «Open Fiber costituisce oltre il 68% del mercato italiano».