Nel corso degli ultimi giorni, il prezzo del carburante è salito alle stelle, come ormai chiunque abbia a che fare con un veicolo ha notato. Si parla di diverse ragioni che hanno causato l’aumento, che nel migliore dei casi potrà essere combattuto nel giro di qualche tempo, sperando che la situazione si stabilizzi, ma nel mentre, anche alcune aziende hanno dovuto adattarsi a questi nuovi standard. Parliamo nello specifico di Uber, compagnia specializzata nei trasporti che si è vista costretta ad aumentare il costo dei propri servizi per via del carburante.

Si parla di un “supercharge” temporaneo, come confermato dall’azienda, che serve per permettere ai guidatori di sostenersi per ricavare comunque il solito guadagno dal proprio lavoro, dovendo sostenere spese maggiori. Si parla per l’America e il Canada di $0.45 o $0.55 in più per ogni viaggio, e di $0.35 o $0.45 per ogni ordine di Uber Eats, come confermato da Liza Winship sul blog ufficiale della compagnia, si tratta dell’head of driver operations in USA e Canada della compagnia.

Non abbiamo a che fare con un guadagno che andrà direttamente alla compagnia, visto che come detto gli aumenti sono pensati esclusivamente per i guidatori, e al momento la situazione non sembra pensata per durare molto. Con infatti una fine stimata in 60 giorni, potremmo vedere i prezzi tornare alla normalità nel giro di non troppo tempo, o magari venire anticipati grazie a una risoluzione del problema, seppur si spera non di certo posticipati.

L’incentivo per i guidatori è di sicuro un costo che molti clienti si troveranno a comprendere, visto che ovviamente è necessario sostenere spese maggiori nel momento in cui il carburante dei propri veicoli diventa più difficile da reperire e maggiormente caro, seppur ci sia un piccolo dettaglio a tratti strano. Il tutto vale anche infatti per alcuni veicoli elettrici della compagnia, ma potrebbe trattarsi di un errore che verrà sistemato in futuro.