In queste ore sono emerse sui social alcune speculazioni su Signal, popolare app per la messaggistica crittografata. Secondo le voci, l’app sarebbe stato oggetto di un attacco informatico che ne avrebbe compromesso la sicurezza. È una notizia falsa, secondo un comunicato diffuso sui canali social ufficiali dell’app.

Secondo l’azienda dietro all’app, questi rumor farebbero parte di una campagna di disinformazione coordinata nata in risposta all’aumento di popolarità di Signal subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Per la prima volta l’utilizzo di Signal in Ucraina ha superato quello di Telegram.

Abbiamo visto diversi rumor inoltrati su diverse aoo. Questi rumor talvolta sono attribuiti a fonti ufficiali del governo, e riportano di un presunto attacco informatico contro la piattaforma Signal. È falso, Signal non è mai stata oggetto di un attacco informatico

si legge nel comunicato.

Signal utilizza il protocollo di crittografia end-to-end ‘Open Whisper’. Significa che l’azienda non possiede né controlla i dati sul contenuto delle conversazioni degli utenti. In passato le istituzioni dell’Unione Europea avevano raccomandato ai dipendenti di interrompere l’utilizzo di WhatsApp e passare a Signal, proprio perché ritenuta un’alternativa più sicura — nonostante utilizzino entrambe lo stesso protocollo.

Secondo Signal, la campagna di disinformazione avrebbe l’obiettivo di spingere gli utenti ad utilizzare alternative meno sicure e più facili da monitorare, come Telegram, che non protegge di default i messaggi degli utenti con la crittografia.