La guerra in Ucraina si combatte anche con le armi digitali. Con un tweet lapidario, il collettivo Anonymous ha dichiarato guerra alla Russia annunciando una serie di campagne di rappresaglia contro i siti delle istituzioni e delle aziende del paese.
Anonymous ha già rivendicato un attacco contro RT News, media affiliato al governo russo. Nelle stesse ore gli hacker hanno colpito con un attacco DDoS anche il sito del Cremlino. In entrambi i casi si tratta di delle azioni di disturbo simboliche e difficilmente in grado di creare dei seri danni alla Russia. Entrambi i siti sono tornati rapidamente online.
Nella giornata di ieri il Governo ucraino ha lanciato un appello alla comunità di hacker internazionale, con l’obiettivo di creare una rete di volontari sia per operazioni di difesa delle infrastrutture informatiche ucraine, sia per operazioni di controffensiva finalizzate a rallentare l’avanzata dei russi.
Molte settimane prima dell’inizio dell’invasione, quando la Russia aveva già iniziato ad ammassare truppe ai confini dell’Ucraina, il collettivo di hacker ‘Cyber Partisans’ aveva attaccato i servizi informatici di BelZhD, l’ente che gestisce le ferrovie della Bielorussia. «In questi giorni, BelZhD, sotto la guida del terrorista Lukashenko, sta permettendo alle truppe occupanti di entrare all’interno della nostra Patria», aveva spiegato il collettivo.
The Anonymous collective is officially in cyber war against the Russian government. #Anonymous #Ukraine
— Anonymous (@YourAnonOne) February 24, 2022