Iliad vuole acquistare la divisione italiana di Vodafone. Il fondatore della telco francese – scriveva Bloomberg lo scorso 8 febbraio – avrebbe già presentato una proposta formale al consiglio d’amministrazione del Gruppo Vodafone.

L’indiscrezione è passata per la stampa, senza le conferme delle due aziende interessate dalla presunta trattativa. Tanto è bastato per suscitare l’agitazione dei sindacati, che sostengono di aver appreso della notizia dai media, senza che i dirigenti aprissero un dialogo con i lavoratori. CGIL, CISL e UIL parlano di un «quadro nebuloso» che richiede immediata chiarezza.

Pronta l’invettiva delle segreterie nazionali di SLC CGIL, FISTel CISL e UILCom UIL:

Non comprendiamo se le decisioni che riguardano realtà produttive italiane, che interessano migliaia di lavoratori italiani vengano prese oltre confine, a totale insaputa del management italiano, oppure se le direzioni aziendali ritengano che queste operazioni finanziarie non siano meritevoli di approfondimento e confronto sindacale.

In entrambi i casi si prospetta un quadro alquanto nebuloso sul quale, con forza, chiederemo di fare chiarezza.

Il settore delle telecomunicazioni sta vivendo una trasformazione epocale, con un governo che continua a lasciar decidere il mercato su asset strategici.

Il messaggio è chiaro: in gioco c’è il destino dei lavoratori italiani, che le trattative avvengano fuori dai confini nazionali è inconcepibile, che il tutto avvenga nell’apparente disinteresse del governo italiano lo è ancora di più.