Anche i Pokemon sono cultura generale. Una dichiarazione che non dovrebbe destare particolari mal di pancia nei lettori di questo sito, ma evidentemente lo stesso non si può dire per i sindacati delle forze dell’ordine, adirati per una precisa domanda contenuta in uno degli ultimi concorsoni interni per gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri.

È singolare che in un test in un concorso interno una delle domande fosse dedicata ai Pokemon

si legge nel comunicato firmato da Unarma, associazione sindacale dei carabinieri.

Qual è, tra le altre, una caratteristica dei Pokémon, le creature dell’omonimo videogioco di Satoshi Taiiri?

Recita la domanda. Le opzioni sono quattro: che si nutrano di pizza, che non muoiano in combattimento, che camminino all’indietro, che si spostino con biciclette ad una ruota.

Più che una domanda di costume e cultura generale, ci permettiamo di ipotizzare, sembra un quesito interessato a valutare le capacità di logica del candidato. Andando per esclusione, anche un carabiniere con conoscenze nulle del fenomeno potrebbe imboccare la risposta corretta.

In realtà, come si evince continuando la lettura del comunicato, il sindacato, almeno apparentemente, non contesta tanto la presenza di una domanda dedicata ai videogiochi —anzi, cita perfino Assassin’s Creed -, quanto il preciso quesito formulato dall’Arma, definito inadatto agli scopi del concorso

Così UNARMA suggerisce alcune domande alternative, a giudizio del sindacato più adeguate: «Magari, forse per mettere più a suo agio il candidato, si poteva chiedere se Pikachu fosse un personaggio base o già una forma evoluta».

Ma poi la pazienza viene a meno e nella parte finale del comunicato il sindacato si dimentica della sua apertura mentale, tradendo una certa insofferenza per l’argomento in sé. «Ma, forse, e ci sbaglieremmo, questa UNARMA è convinta che di ben altri personaggi e combattimenti un carabiniere dovrebbe occuparsi e prepararsi». Perché, ribadisce il sindacato, i carabinieri affrontano «un impegno sociale che va ben oltre alla caccia ai Pokémon». Se lo dicono loro…